di Andrea Pellegrino
Il vescovo Moretti mette in locazione la Colonia San Giuseppe. Si apre un nuovo capitolo della tormentata storia legata all’Angellara home che ha visto tappe consumarsi in sede penale ed, in ultimo, innanzi ai giudici contabili, con l’ultima condanna per l’ex arcivescovo Gerardo Pierro, l’ex cerimoniere della Curia don Comincio Lanzara (nella qualità di amministratore del seminario “Colonia San Giuseppe” e amministratore unico dell’associazione “Villaggio San Giuseppe”) e Giovanni Sullutrone, presidente del consiglio d’amministrazione dell’associazione “Villaggio San Giuseppe”, che dovranno restituire all’erario 2.446.723 euro, ossia il finanziamento richiesto per l’ex colonia San Giuseppe e dirottati, invece, sulla realizzazione di un albergo, poi finito sotto sequestro. Una lunga e tormentata vicenda che Monsignor Moretti vorrebbe archiviare cedendo in locazione il bene. E, a quanto pare, ci sarebbe già un locatario. Si tratterebbe di una cordata di imprenditori che farebbe riferimento a Roy Pagano (già titolare del Terzo Tempo di San Mango) e Renato Paravia. Gruppo che avrebbe avuto la meglio sull’offerta presentata da Vittorio Zoccola della cooperativa 3sss. Quest’ultima, secondo indiscrezioni, proponeva un contratto di fitto a trenta anni e il pagamento di 15 mila euro al mese, che sarebbe servito alla Curia per restituire all’erario l’ingente somma scaturita dalla condanna della Corte dei Conti. Tra l’altro concedendo all’Arcidiocesi l’utilizzo di alcune sale, salvaguardando l’utilità sociale della spiaggia. Ma l’offerta di Zoccola sarebbe caduta sull’eccessiva durata del contratto di locazione. Le due cordate, secondo la ricostruzione dei fatti, hanno partecipato ad una manifestazione d’interesse e le offerte valutate, poi, da una commissione di valutazione presieduta da don Nello Senatore. Con molta probabilità si tornerà al progetto originario e la struttura diventerà albergo, con la scuola, dunque, che dovrebbe essere “sfrattata” e destinata altrove. Ma fino ad allora non si escludono ulteriori colpi di scena. Da un lato Zoccola è pronto a ritornare alla carica, con tanto di esposto già confezionato; dall’altro gli alti prelati della Chiesa salernitana non risparmiano dubbi sulla gestione del patrimonio dell’Arcidiocesi.